Insegnamenti spirituali e… gioco del telefono
Avete presente il gioco del telefono senza fili in cui un gruppo di persone sedute in cerchio si passa un messaggio? Che cosa accade nel gioco?
Il messaggio originale trasmesso da uno dei giocatori, muta leggermente ogni volta che è trasmesso a un’altra persona e quando ritorna al punto di partenza arriva completamente diverso da com’era in origine.
La metafora del gioco del telefono si può applicare all’insegnamento spirituale.
Lo stato di coscienza del maestro e degli allievi é diverso.
Il maestro trasmette l’insegnamento da un punto di vista “illuminato” che è impersonale e si basa sulla percezione diretta dell’Essere, mentre i discepoli lo recepiscono dal punto di vista dell’identificazione con il corpo-mente, ego o personalità, che è distorta dall’elemento personale.
Fino a quando il maestro è in vita, può rettificare gli errori degli allievi, ma una volta che il maestro muore, l’insegnamento passa da una persona all’altra e ogni volta si perde qualcosa dell’originale, o non è compreso appieno o, addirittura, viene aggiunto qualcosa alla versione originale. Quando poi l’insegnamento risale a molto tempo addietro, passando da una generazione all’altra, da una cultura all’altra e dalla traduzione da una lingua all’altra, ciò che arriva a noi é qualcosa di molto diverso dall’insegnamento originale.
Ecco perché la saggezza spirituale che é universale, può apparire diversa e contraddittoria a chi manca la percezione diretta dell’Essere che é.
Perciò, chi vuole estinguere la propria sete di Verità, è bene che vada a prendere l’acqua direttamente alla Fonte.
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